Il fascino dei gioielli vintage continua a diffondere emozioni e magia, donando quel tocco di eleganza.
Perché il fascino del vintage?
Il termine vintage deriva dal francese antico vendenge, tradotto con vendemmia, particolari e preziosi proprio come gli oggetti che vengono dal passato.
Si definisce vintage un elemento che abbia almeno una ventina d’anni, considerato unico e irripetibile, e così carico di storia da riuscire a trasmettere tutte l’ emozioni che lo hanno accompagnato. Non si limita ad essere un semplice accessorio, ma diventa parte del modo di essere, dell’unicità. I collezionisti e gli appassionati sono alla continua ricerca di nuovi tesori: la gioielleria vintage è una una caccia al tesoro appassionante.

Non è solo cercare oro e pietre preziose, ma scovare quello che trascende dall’oggetto, la storia che lo racconta, che lo rende perfetto proprio per quella persona. Tutto questo va al pari passo con le tendenze della moda: se infatti la scelta di un gioiello è strettamente personale, legata ai sentimenti che sa regalare, permettendo di riscoprire tesori dimenticati. Il vintage è un movimento artistico sviluppatosi a cavallo fra ‘800 e ‘900.
In quel periodo si ebbe una ribellione artistica a tutto quello che era industriale, esaltando i lavori degli artigiani, opere fatte a mano.
Si lasciavano ispirare dal mondo della natura, rappresentando figure femminili, animali, fra cui bellissimi insetti e serpenti, fiori esotici abilmente realizzati dai maestri come René Lalique, francese, fu uno dei primi e più importanti esponenti dell’Art Nouveau. Chi vuole distinguersi con eleganza, non può rinunciare ad una bellissima spilla floreale, gioiello molto ricercato. I gioielli sono i migliori amici delle ragazze a dirlo non era solo Marilyn Monroe ma anche il senso comune .Per regalare o acquistare qualcosa di speciale occorre rivolgersi al mercato del vintage o all’abilità dei maestri artigiani, selezionando con cura le varie pietre preziose. Sfoggiare gioielli antichi non è solamente un modo per distinguersi significa anche recuperare il fascino perduto di epoche passate che hanno lasciato un segno indelebile sulla moda. Tra le creazioni retro più belle da avere si trovano collane,

orecchini e bracciali in corallo, si aggiungono anelli a fascia squadrata con diamanti che presentano un taglio brillante, fedine in oro bianco, orecchini pendenti abbelliti con cammei finemente lavorati. Osservando da vicino un cammeo si noterà senz’altro la raffinata perizia con cui è stato intagliato il profilo di donna che lo decora. Ma come fare per scegliere l’oggetto giusto all’interno di un mercato così vasto? La risposta è puntare su quelli che sono i grandi classici: tra questi anelli dotati di una simbologia definita come i contrariè, fili di perle simbolo intramontabile di eleganza fatto proprio anche da una maison di moda come Chanel, cammei dal sapore retro e vintage, spille in diamanti. Quando si decide d’acquistare un prezioso antico con una storia alle spalle è bene conoscere e valutare non solo aspetti tecnici quali la lavorazione dell’oggetto ma anche lo stile a cui appartiene. Fili di perle a doppio giro, orecchini dal design sofisticato fatti a mano da maestri orafi, pietre preziose selezionate con attenzione. I gioielli vintage con la loro storia sono in grado di restituire a chi li indossi il fascino e la tradizione del passato grazie alla loro unicità.

Molte collezioni vengono rieditate svariate volte. Come ad esempio la collezione serpenti Bulgari ne ha fatto una vera e propria storia importante.

I serpenti di Bulgari:
A fine anni 40 arrivarono le creazione dei primi esemplari di Serpenti: orologi Tubogas, ma è negli anni 50 che iniziano a intravedersi i primi esemplari con la testa del rettili da lì l’evoluzione stilistica e creativa trasforma Serpenti in una collezione di gioielli fra le più significative e il rettile diventa il simbolo della Maison romana. Nel 1963 ci pensa il cinema a trasformare la collezione Serpenti in un vero mito facendo apparire un bracciale di alta gioielleria al braccio di Liz Taylor nel film Cleopatra.

Il fiore di Chanel
Altro simbolo importante che tutti noi ben conosciamo è la camelia di Chanel, vista su borse e abiti ma soprattutto declinata in versione gioiello differenti volte. La leggenda racconta che Coco Chanel si innamorò della Camelia guardando “La Signora delle Camelie” e da lì non abbandonò più questo elegante fiore, rendendogli omaggio con spille, anelli e altri preziosi
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La pantera di Cartier:

La pantera di Cartier simbolo per eccellenza della maison, soprattutto nel periodo natalizio torna alla ribalta. L’origine della Panthère risale al 1914 quando Louis Cartier fece fare un biglietto d’invito a una mostra di orologi con rappresentata una signora con una pantera. Da quel momento ne fu stregato e diede vita a una collezione di orologi prima e poi a delle collezioni di gioielleria e alta gioielleria. La prima in realtà a sfoggiare la Panthère come ornamento a un beauty case fu Jeanne Tuissant. . Ma è stata Wally Simpson a sfoggiare e rendere mito il primo bracciale in oro, onice e diamanti della collezione Panthère.