La preziosa storia di Tiffany

Dal 1848 che Charles Lewis Tiffany inizio la produzione di gioielli, nato nel 1812 a Killingly (Connecticut) è morto a New York nel 1902, apri il suo primo negozio a Parigi nel 1850, che iniziò la sua ascesa con un investimento di 1000 $ prestati dal padre, fino ancora all’apice del lusso e del prestigio con le sue inconfondibili scatoline blu.

Un grande successo dovuto inizialmente con una nuova generazione di gioielli distanti dai c lessici modelli dello stile dell’epoca vittoriana nel vecchio continente, confermando il nuovo stile americano il più moderno ed alla moda.

Alla fine del 1800 riuscì anche a comprare dei gioielli della corona Francese dando importanza a livello di capital e prestigio all’azienda,

Altro punto cruciale dando prestigio all’azienda è il famigerato Blue Book un annuario con le nuove creazioni della compagnia.

Nel corso degli anni spopolando con creazioni particolari e con materiali all’epoca non utilizzati molto come l’argento 925/1000, il platino e pietre come la tanzanite, la kunzite, la morganite, per arrivare negli anni 40 al iconico colore acquamarina, il famoso colore ancora oggi usato per il packaging dei suoi gioielli, il colore turchese che riprende in effetti Il colore blu scelto da Charles Lewis per la copertina del Blue Book.

Nel corso della storia di Tiffany si è cimentata anche in campi diversi dalla gioielleria: spade da cerimonia durante la guerra civile e, dal 1860, trofei sportivi per gare come il campionato mondiale di baseball, la 500 Miglia di Indianapolis, la NASCAR Sprint Cup, il Super Bowl, la PGA Tour e gli US Open di Tennis.

Per non parlare delle innumerevoli collaborazioni con gemmologi, società filiali per la gestione dei loro famosi diamanti, successioni e cessioni del marchio, che ancora oggi si contratta anche in maniera burrascosa.

Stiamo parlando di un colosso che ad oggi Tiffany, dispone di oltre 321 negozi nel mondo con vendite nette per oltre 4,44 miliardi di dollari e utili di oltre 586 milioni di dollari.

Tanti sono stati i punti cardini per la consacrazione del marchio come dicevamo sopra l’acquisizione di alcuni gioielli della corona francese, mai visti prima nel continente americano, la grande passione per i diamanti che spinse Charles Lewis Tiffany soprannominato”The Kingof diamonds”, a creare anelli con diamanti rari, creando gioielli iconici,

Nel 2001, Tiffany & Co. ha c olla borato con Pantone per creare “1837 Blue”, ispirato proprio al colore famoso, Un anno più tar di, nel 2002, la società ha fondato la filiale Laurelton Diamonds pergestirela catena di fornitura mondiale dei diamanti di Tiffany.

Nel 2009 è stata annunciata una collaborazione tra l’operatore di telefonia mobile giapponese SoftBank e Tiffany & Co. Le due società hanno progettato un cellulare, limitato a dieci copie, e contenente più di 400 diamanti, per un totale di oltre 20 carati. l’azienda ha anche lanciato la sua collezione Tiffany Keys le iconiche chiavi.

Nel 2012, ricorrenza del 175º anniversario, Tiffany presenta una nuova lega metallica chiamata rubedo.

Tiffany è anche la proprietaria del diamante giallo più grande mai trovato Con i suoi 287,2 carati, Il diamante fu tagliato da George Frederick Kunz nella forma “a cuscino”, fino a raggiungere il peso di 128,54 carati; con un totale di novanta sfaccettature.

Esposto fisso a New York nel negozio, oppure portato in musei o indossato da celebrità per occasioni rarissime , infatti nel corso della storia è stato indossato solo tre volte, una di queste volte è stato con  Audrey Hepburn nel 1961 per pubblicizzare il film Colazione da Tiffany film iconico del marchio che lo ha portato nella casa e nella bocca di tutto il mondo.

Quindi tra presidenti che regalano alle proprie First Lady gioielli di Tiffany, celebrità come lady Gaga che indossano i più grandi diamanti del mondo, attrici di Hollywood.

questo colosso mondiale del lèssi dei gioielli più famosi e prestigiosi ha conquistato un posto nella memoria eterna dei gioielli.